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Tortolì. Gestori B&B preoccupati per l’estate. “Ancora pochissime prenotazioni”

b&b immagine simbolo

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Anche i B&B di Tortolì nel vortice della crisi economica.

 

In questi anni abbiamo spesso sentito dire che la formula del bed and breakfast è la sola a non aver conosciuto la crisi economica. Giornali e tg hanno spesso sostenuto che siano milioni, ogni anno, i viaggiatori che scelgono per le proprie vacanze questo tipo di strutture. Strutture che nella maggiorparte dei casi sono green, gestite da donne e foriere di servizi e novità.

Tortolì sembrava non fare eccezione: i numerosi bed and breakfast sparsi sul territorio hanno registrato un ottimo flusso di clientela fino a poco tempo fa. I proprietari delle medesime attività microricettive, infatti, sostengono ora di aver rilevato una diminuzione delle prenotazioni a partire dal 2014, stagione che non è andata secondo aspettative e desideri. E il 2015 non sembra proporsi in chiave più rosea: “Solo qualche anno fa a dicembre avevamo già numerose prenotazioni per i mesi estivi” spiega Patrizia Usala, proprietaria del B&B Le stanze di Patika “quest’anno invece tutto tace. La nostra struttura è aperta da nove anni e possiamo permetterci un confronto con numerose stagioni passate. Il trend non è affatto in crescita come si dice. Il turismo ha risentito molto della crisi e noi ne paghiamo lo scotto come gli altri. Dovremmo lavorare di più sui trasporti e sulla promozione del territorio e non limitarci a vivere di rendita, perchè oramai si salvano solo i mesi di alta stagione e questo è molto grave”.

Il b&b, per sua natura, lavora poco con le famiglie ( che per ovvie necessità prediligono alberghi e appartamenti) e molto con i gruppi di giovani e con le coppie. “Fino a poco tempo fa si lavorava molto bene con le coppie, sia italiane che straniere” racconta Fiorella Fanni del B&B La Tortorella “ma dal 2014 anche questo target di clientela è venuto meno. I viaggiatori senza famiglia al seguito sono i nostri avventori-tipo. Hanno budget destinati alle vacanze tendenzialmente più elastici e si spostano anche in bassa stagione, fosse anche per un solo weekend romantico. Ma dal 2014 anche questa tipologia di clienti sta venendo a mancare”.

Anche chi ha da anni investito in particolare sul rapporto con i turisti stranieri, sostiene la stessa teoria: “I costi dei trasporti ci hanno tagliato le gambe” afferma Cecilia Chiai, proprietaria del centralissimo B&B Il Leccio “I turisti stranieri sono sempre stati presenti in modo massiccio e costante anche in primavera e autunno negli anni passati, mentre dallo scorso anno abbiamo registrato un grosso calo delle prenotazioni. Mancano attività complementari di appoggio e una promozione delle nostre risorse adeguata. Ora come ora la spina nel fianco è il costo dei trasporti: è su questo punto che l’Ogliastra deve battere per far cambiare le cose”.

 

 

 

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