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Nella calza, amara sorpresa manita per il Cagliari di Zola.

Il Cagliari il 6 Gennaio non ha trovato la calza della befana appesa al caminetto, bensì il guanto della manita palermitana.

Ne abbiamo presi addirittura 5 di cui 3 nel primo tempo! I più temerari si nasconderanno dietro una deviazione sul primo gol, dietro un nettissimo fuorigioco sul secondo o  dietro qualche dubbio sul rigore concesso al Palermo intorno alla mezz’ora. La verità è che prenderne cinque dal Palermo dovrebbe essere non l’ennesimo campanello d’allarme, ma la sirena antiaerea stile bombardamento in guerra!

Il nuovo presidente Giulini pare che abbia iniziato il campionato col fiocco rosa al collo e il grembiule azzurro. L’inesperienza la fa da padrone con una pagellina di fine quadrimestre che farebbe arrabbiare anche il più propositivo dei genitori. Cambiare classe, da quella di Zeman a quella di Zola, non ha dato i frutti sperati in questa prima verifica dei rossoblù. Neanche fosse un’interrogazione a sorpresa!

Sau non si presenta da tempo e rischia di saltare l’anno per assenze, Ibarbo decide di fare vela poco prima del suono della campanella d’ingresso e ci si aggiunge Conti che si fa sbattere fuori per la sua classica cattiva condotta. Insomma, questo pomeriggio sembrava la classe in gita d’istruzione con la differenza che a Palermo è stata una gita – distruzione. Adesso starà al Prof. Zola bacchettare a dovere gli alunni, e far ritrovare loro la voglia di impegnarsi per salvare l’anno ed evitare la bocciatura in Serie B.

L’ennesima stagione in Serie A, nonostante tutto, non è poi così irraggiungibile. E’ li, a quattro punticini, con più di un intero girone di ritorno da affrontare, ma servono motivazioni, grinta e impegno! Oltretutto circolano già diversi nomi che potrebbero dare manforte alla giovane truppa cagliaritana: Borriello, l’uruguaio Gonzalez, Sorrentino e Brkic.

Tutta gente d’esperienza che male non farebbe ad una squadra creata su stampo zemaniano, che dell’esperienza pare non abbia proprio tenuto conto, se non quella dei capiclasse. Dopo la lezione di oggi il Cagliari avrà quattro giornate intense per arrivare a dimostrare di avere le qualità necessarie per meritarsi la salvezza, senza doversi sentir dire “è capace, ma non si applica”.

Contro il Cesena, al S.Elia e con la cattiveria giusta l’unico risultato a cui si dovrà assistere sarà la prima vittoria tra le mura amiche, portando così con orgoglio il migliore dei voti a casa !

 

 

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