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Gli ogliastrini scrivono a Babbo Natale (ultima parte!)

Il Natale sta arrivando e il 2014 volge al termine: tra meno di un mese quest’anno pieno di avvenimenti passerà il testimone al 2015. E mentre i più piccini si accingono a scrivere la letterina a Babbo Natale, ci domandiamo: cosa scriverebbero i nostri ogliastrini più grandicelli in una ipotetica lettera destinata al barbuto portatore di doni? Cosa vorrebbero trovare sotto l’albero di Natale? L’ultima serie di lettere da consegnare a Babbo Natale arrivano dalla piccola Giulia, dalla stilista Mary Emme, dal comandante di Capo Bellavista Paolo Tedone e dall’imprenditrice Laura Lai.

 

 

 

Giulia B., 5 anni, Arbatax
Ciao Giulia, sei stata buona quest’anno?
Sono stata molto brava, ho mangiato tutto e non ho fatto i capricci.
Cosa hai chiesto a Babbo Natale?
Di divertirmi con mammina, babbino e nonnina, di fare bene la recita, di portare i regali ai bambini poveri (anche a quelli che sono fuori dal negozio e quando passi gli dai i soldini) e le Bratz.
Come sarà questo Natale?
Bello, perché passa Babbo Natale e le persone sono sempre felici.

 

Mary Emme, Stilista, Tortolì

Caro Babbo Natale,

la cosa più bella che si possa desiderare è quella di vedere le persone più sorridenti e soprattutto unite. E’ l’Amore della gente che ci rende felici… Buon Natale di cuore a tutti.

 

 

Paolo Tedone, Comandante Faro di Bellavista, Arbatax

Caro Babbo Natale,

non voglio molto per Natale, vorrei solo che la persona che sta leggendo in questo momento possa essere felice. Gli amici sono il dolce della vita, qualcuno alla nocciola, qualcuno inzuppato nell’alcool.. ma mischiali insieme e sono miei amici. A Natale senti sempre la gente parlare di ciò che vuole e compra, questo è quello che io voglio: voglio che i malati incurabili possano essere curati, voglio che i bambini senza una famiglia siano adottati, voglio che la gente non debba mai preoccuparsi per il cibo, un riparo e un po’ di calore, voglio la pace e l’amore per tutti. Auguri di Buon Natale da STRUGACIOFF, un istituto di 150 bambini orfani nella Regione di Gomel (Bielorussia), e qui l’effetto e l’atmosfera è proprio natalizia con tanta neve e -15 di temperatura. Ecco , questo è quello che vorrei, sperando che tutti indistintamente siano buoni sempre, e non solo a Natale.

 

 

Laura Lai, titolare Bed&Breakfast a Ulassai

Caro Babbo Natale… 

Ne “Il Piccolo Principe” c’è scritto che tutti i grandi sono stati bambini una volta, ma pochi di essi se ne ricordano. Bhè, io sono tra quei pochi, e forse, in fondo in fondo, un po’ bambina lo sono ancora. Tu lo sai bene che spesso vivo un rapporto visionario col mondo e sono ancora disposta a vedere la vita con l’ingenuo entusiasmo di un bambino. Ecco! Sarebbe fantastico se questo Natale un po’ sconcio (dicono che sia la crisi, ma io non ci credo! penso ad altre cose brutte come la cattiveria, la gelosia, l’intolleranza, l’arroganza, la violenza, i soprusi…) tu potessi risvegliare in ogni essere umano la parte dell’animo rimasta fanciulla. La parte capace di meravigliarsi ancora per le piccole cose, la parte buona che trae piacere dai piccoli successi della vita, propri e altrui, che si emoziona davanti ai fenomeni della Natura come un’ alba o un tramonto, che si incanta davanti alle Sue meraviglie e che, consapevole di essere un tutt’uno con essa, la rispetta prima di tutto e poi la valorizza per farne un punto di forza! E la nostra Ogliastra non manca di certo di bellezze naturali di ogni tipo. Da 36 anni dalla finestra vedo lo stesso panorama e continuo ad ammirarlo come fosse cosa nuova. Da 15 anni l’ho regalato anche agli occhi di mia figlia Susanna e da due anni e mezzo lo faccio apprezzare agli ospiti del mio Charlie B&B Sardinia ad Ulassai, che non mancano mai di annoverarlo nelle loro recensioni. S’ incantano a vedere l’alba sul mare in lontananza dalla mia terrazza e si sorprendono di essere allo stesso tempo ai piedi degli imponenti Tacchi d’Ogliastra, paradiso per climbers ed escursionisti. Ammirano naso in su le cascate di Lequarci, considerate le più imponenti dell’isola, ed entrano nella Grotta Su Marmuri uscendone estasiati. Abbiamo un potenziale in mano che ancora in pochi qui in Ogliastra sanno riconoscere, e vorrei che tu, Babbino, donassi a tutti un po’ di coraggio, ma soprattutto tanto entusiasmo e voglia di mettersi in gioco. Ma vorrei anche che gli enti locali riconoscano merito a chi ha voglia di fare, a chi ci crede davvero, dandoci una mano ad investire per crescere e migliorare. Purtroppo il settore dei B&B, rientrando in una forma di ospitalità, non viene visto come un vero e proprio lavoro ed è difficile un supporto economico pubblico. Babbino mio, farai capire a chi sai tu quanto amore io metta nel mio lavoro (perché di lavoro trattasi!), quanto nel mio piccolo faccia girare l’economia della mia terra, quanta dedizione sia necessaria per aprire la porta di casa a chiunque passi di qui e quanto sia difficile ma non impossibile coltivare il fanciullino che c’è anche in loro?
P.S. Mio dolcissimo barbuto dispensatore di doni natalizi, non vorrei dopo tutto questo Peace & Love sprigionato nella mia letterina apparire ora venale, ma, data la mia poca fiducia nelle istituzioni, e appellandomi ai vecchi proverbi popolari del “chi fa da sé fa per tre” o “ognuno per se e Dio per tutti”, se sotto l’albero mi facessi trovare un Gratta e Vinci milionario, sarei la bambina più felice del mondo! Poi tranquillo, penserei io, da vera imprenditrice locale, al rilancio del territorio!

 

 

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