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Ulassai. “Una stazione per l’arte”, l’esposizione dedicata a Maria Lai prorogata fino al 30 novembre

C’è ancora un mese di tempo, per visitare l’esposizione allestita in occasione della partecipazione della Stazione dell’Arte di Ulassai alla grande retrospettiva “Ricucire il mondo” dedicata a Maria Lai.

“ Una Stazione per l’Arte”, l’allestimento del Museo dedicato all’artista ha suscitato, fin dai primi giorni, un grande interesse di pubblico facendo registrare un eccezionale numero di presenze per tutti i mesi estivi. La mostra all’interno delle stanze dell’antica Stazione ferroviaria diventata museo nel 2006, ospita una serie di lavori tra i più significativi della Lai, parte del nucleo delle opere donate dall’artista alla comunità di Ulassai. Tra le più importanti l’installazione Invito a tavola, metafora, cara alla Lai, dell’arte come nutrimento, le grandi Carte Geografiche, le significative opere dedicate ai maestri.

Ma a Ulassai è possibile anche una seconda occasione di visita: quella che si snoda lungo le vie del paese nel grande “museo diffuso”, come è stato chiamato il percorso ambientale realizzato dall’artista in circa trent’anni. Dagli anni ’80 fino a pochi anni prima della sua scomparsa infatti la Lai è intervenuta in dodici spazi significativi, con operazioni site specific, di dimensioni diverse, ma tutte ugualmente importanti e suggestive. Partendo dal parco che incornicia la Stazione dell’Arte, dove svetta imponente il monumento d’acciaio dedicato a Gramsci del 2007, Fiabe Intrecciate, è possibile spostarsi agevolmente da un’opera all’altra, per vivere le suggestioni di un museo a cielo aperto unico nel suo genere.

Per agevolare la visita, una cartina dettagliata dei siti, e realizzata per questa occasione, viene distribuita alla Stazione, mentre una nuova cartellonistica esplicativa agevola coloro che vogliano cimentarsi in una passeggiata di qualche ora, fattibile a piedi o in macchina, per visitare le opere in successione: La strada delle capre cucite del 1992, Il volo del gioco dell’oca, ideato nel 2002, Il Lavatoio del 1982, primo intervento della Lai nel suo paese, La Via Crucis nella chiesa parrocchiale di Sant’Antioco Martire, dello stesso anno, La strada del rito del 1992, la lavagna de”L’arte ci prende per mano”( 2003), I libretti di via Venezia (2005), Il muro del groviglio (2005), La scarpata, grande Geografia del 1993 e La casa delle inquietudini del 2005. . Ricucire il mondo, Una stazione per l’arte fino al 30 novembre 2014, il Museo è sempre aperto per la visita guidata.

 

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