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Il segreto del chiosco bar Babilonia? Lo svelano i titolari Angelo e Tino.

Da 13 anni lavorano insieme, Tino Cantelmi e Angelo Fisichella, proprietari del chiosco bar Babilonia di San Gemiliano. Un rapporto lavorativo che nasce da un’amicizia consolidata risalente alla prima infanzia e che ha favorito la creazione di quello che oggi è un vero e proprio punto di riferimento ed incontro per i giovani ogliastrini.

Come nasce il progetto Babilonia, come si sviluppa e come è mutato nel tempo?

Nel 2001 avevamo partecipato ad un bando regionale sulla legge 37, inoltrando la richiesta per un finanziamento finalizzato alla realizzazione di un piccolo chiosco bar presso la spiaggia di San Gemiliano, rione dove siamo cresciuti e attualmente ancora  residenti. Naturalmente  la richiesta del finanziamento fu cestinata, ma la pratica edilizia andò avanti, fino a quando nell’aprile del 2001 ci arrivarono tutte le autorizzazioni. Armati di buona volontà, ci siamo messi a costruire il chiosco. Nei primi anni chiudevamo alle 21, eravamo il classico bar da spiaggia. Poi nel 2006, in occasione dei mondiali di calcio, abbiamo provato l’avventura notturna: l’Italia vinse e il Babilonia iniziò a essere un piccolo luogo di ritrovo estivo per tantissimi ragazzi. Ormai siamo qui da 13 anni, il passa parola sempre più frequente è stata la migliore pubblicità e di questo siamo felicissimi.

Apparentemente un comune chiosco sulla spiaggia: cosa vi differenzia dagli altri, qual è il vostro segreto?

Di giorno offriamo il classico servizio da spiaggia, la notte ci trasformiamo in una sorta di centro di aggregazione sociale. Abbiamo impostato il Babilonia sulla semplicità dello stare assieme, anche tra persone che non si conoscono ma che per mille motivi finiscono sempre nello stesso tavolo a bere e parlare come se fossero amici da sempre. Spesso e volentieri sono i clienti stessi a trasformare le serate prendendo una chitarra in mano e suonando e coinvolgendo tutto il locale. Noi offriamo la semplicità quotidiana! Ci sono locali più attrezzati, che offrono altri servizi altri svaghi e siamo del parere che più ne nascono e meglio è per tutti. L’estate va vissuta e le persone devono avere la possibilità di scegliere. Credo che il nostro segreto sia la semplicità, tutto qui.

Avete vissuto la realizzazione del progetto come un rischio o come una sfida?

Diciamo che abbiamo realizzato il Babilonia per necessità. Eravamo due giovani disoccupati che si sono dovuti inventare un mestiere. Prima di creare il Babilonia eravamo precari. Alla fine, per fortuna, siamo diventati i dipendenti di noi stessi, con tante responsabilità ma anche con tante soddisfazioni all’attivo.

Due giovani imprenditori che si associano: quale è la paura più grande?

Oltre a essere soci, siamo amici di vecchissima data. Ci conosciamo da 30 anni, siamo cresciuti insieme. Abbiamo condiviso tutto nella nostra vita, dalla merenda  delle 16 da ragazzini alla prima sigaretta  fumata di nascosto dai nostri genitori. Essere anche amici ci fa lavorare in maniera diversa e positiva. Non abbiamo grossi timori ma ci rendiamo conto di quanto questo sia un lavoro particolare: molte tendenze iniziano e poi finiscono, ci auguriamo che questo non accada mai ma se uno vive pensando alle paure non vive bene.

Progetti per il futuro?

Abbiamo in progetto per la prossima stagione una ristrutturazione e un ampliamento del locale, che consentirà di offrire qualche servizio e comodità in più, ma tenendo sempre come cavallo di battaglia la semplicità e la familiarità che ci hanno contraddistinto in questi anni. Forza Cagliari.. con Zeman voleremo!

 

FOTO DI FABIO ANEDDA

 

 

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