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Nove anni di Università della Libera Età. Un’alternativa per adulti e bambini

L’Università della Libera Età nasce nel 2005 da un’idea di Anna Rosa Pistis, oggi Presidente dell’associazione che, avendo viaggiato in diverse località dello stivale e riscontrando la presenza di istituzioni simili nelle varie regioni, ha deciso di importarla in Ogliastra omettendo la dicitura convenzionale “della terza età” che poco rispecchiava l’intento che il Presidente si pone: offrire una possibilità, il dedicarsi ad un’attività a prescindere dall’età.

 

E’ questo lo scopo dell’associazione senza scopo di lucro:  offrire dei corsi per ovviare alle mancanze insite nel territorio e nelle istituzioni locali. Interamente finanziata dalla Regione Autonoma della Sardegna nei primi anni di attività, oggi l’università si è vista dimezzare i fondi costringendo gli “allievi” a contribuire alle spese con quote settimanali  per l’acquisto di attrezzature e materiali; il personale è invece composto da volontari.

 

La sede legale si trova a Lanusei e comuni che hanno aderito all’iniziativa sono: Ilbono, Arzana, Elini, Barisardo, Gairo  e Cardedu.

 

Dal momento della costituzione sono disponibili una vasta gamma di corsi, con un incremento di numerose attività pianificate di anno in anno: ballo sardo, pittura, ginnastica dolce, scacchi, teatro per bambini e adulti, cucina.

 

Quest’anno la presentazione del corso di canto a tenore, patrimonio dell’umanità, ha riscosso un grande successo e i ragazzi che vi hanno partecipato hanno acquisito nozioni e tecniche utili a esibirsi per la prima volta con successo e riscuotendo numerosi consensi dal pubblico.

 

 “E’ stato significativo e gratificante vedere come le donne in costume abbiano appreso la Divina Commedia”, afferma il presidente Pistis, “tutto ciò è avvenuto grazie alle lezioni di storia della Sardegna e di cultura biblica tenute dall’On. Tonino Loddo”.

 

“Sono molto soddisfatta dell’andamento  generale dell’università e del lavoro di tutti. Allo stesso modo lo sono i partecipanti che hanno avuto modo di ringraziarmi per aver fornito loro un alternativa al vuoto che diversamente avrebbe contraddistinto le loro giornate. I bambini e i ragazzi in particolare sono quelli che più mi hanno gratificato e inorgoglito essendosi congratulati per aver offerto loro un alternativa al dopo scuola e forse alla strada”.

 

Anche quest’ultimo anno di attività si è concluso con i consueti saggi teatrali, che meglio sembrano rappresentare l’intento e la natura dell’associazione. Fondamentale è stata la partecipazione del vescovo Mura all’evento di chiusura, come prima uscita pubblica ufficiale, che ha avuto modo di apprezzare il lavoro del Presidente, di tutti volontari e allievi.

 

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