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Maggioranza in crisi a Lanusei. I consiglieri replicano a Ferreli

La replica delle consigliere dimissionarie Arzu e Piroddi al Sindaco di Lanusei Ferreli.

 

Silvia Arzu e Cinzia Piroddi affermano a gran voce:  “Il ruolo del consigliere non si definisce in base al numero di interventi in Consiglio Comunale, ma per il lavoro costante di rapporto con gli elettori e con la Giunta. Riteniamo di aver svolto tale ruolo con serietà e costanza, purtroppo spesso dovendo fare i conti col fatto che la Giunta e il Sindaco prima di tutti non hanno mai ascoltato le nostre sollecitazioni in merito all’urgenza di importanti problematiche di interesse comune. Alla sarcastica affermazione di Ferreli rispondiamo che amministrare non è una passeggiata al mare, e nemmeno in montagna, dato che, nonostante le continue sollecitazioni interne ed esterne, questa Giunta in due anni non è stata in grado di produrre una proposta dignitosa e concreta, in primis per il nostro Bosco Seleni. Inoltre, per intervenire in Consiglio bisogna essere messi nelle condizioni di poterlo fare. Prima che in Consiglio, i temi dovrebbero essere affrontati e discussi in maggioranza, cosa che difficilmente accadeva”.

 

Sulle loro dimissioni, aggiungono: “Non eravamo più disposte ad andare in consigli comunali convocati solo per ratificare decisioni già prese da altri o affrontate un’ ora prima. Dice bene il Sindaco quando afferma che “la comunicazione e il coinvolgimento necessitano di comprensione del ruolo e capacità di confronto”, peccato però che si riferisca a due consigliere che non si sono mai assentate e che più di altri hanno partecipato alle attività amministrative. Che fine ha fatto la “Democrazia partecipata” e la condivisione delle scelte che avrebbe dovuto caratterizzare il gruppo della lista “Lanusè2012”? Per quanto riguarda la nostra coscienza civica, ce l’abbiamo ben salda e la esercitiamo ogni giorno sul posto di lavoro, nella famiglia e nella società, quindi rispediamo al mittente questa affermazione che ci offende come persone e come cittadine del paese che amiamo. Le nostre dimissioni dovevano servire anche per aprire una profonda riflessione all’interno dell’amministrazione,  prendiamo atto che le dichiarazioni del Sindaco e dell’Assessore Usai non vanno in questa direzione e auspichiamo che la loro sterile polemica finisca qui. Noi non abbiamo niente da temere dai giudizi del nostro operato, gli altri forse sì”.

 

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