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Speciale candidati. Intervista a Massimo Cannas

Il sindaco di Tortolì Massimo Cannas

Il sindaco di Tortolì Massimo Cannas

Massimo Cannas, classe 1966, imprenditore ed ex assessore all’urbanistica, racconta la sua candidatura a sindaco di Tortolì con la lista civica “Obiettivo Uno Tortolì Arbatax”. Parole chiave: legalità, collegialità, trasparenza e dialogo.

Cosa l’ha spinta a scendere in campo per queste amministrative?

Sicuramente la passione per la politica, che coltivo fin da giovanissimo, e la necessità di chiudere un percorso progettuale partito con la precedente giunta, soprattutto in ambito urbanistico. Ho accolto la sfida, quella di riconquistare la fiducia dei cittadini. In passato sono stati commessi alcuni errori e con il mio gruppo di lavoro, ricco di esperienze professionali e personali, desideriamo davvero, con competenza e serietà, rinfrescare il modo di amministrare il comune. Ho consapevolezza della difficoltà del ruolo ma sono certo che ce la faremo.

La vostra lista è stata tra le più corteggiate. Perché correre da soli?

Perchè abbiamo sentito l’esigenza di creare una lista civica vera, slegata completamente dalle logiche di partito. Manteniamo la nostra identità di moderati, certo, ma la scommessa stavolta è quella di lavorare staccandosi dalle segreterie regionali dei partiti. Abbiamo bisogno di una nuova classe dirigente, giovane, libera ed entusiasta.

I tre punti-chiave del vostro programma.

Primo obiettivo: supportare le fasce deboli della popolazione, aumentando l’assistenza e cercando risorse. Quella sociale ed economica è un’emergenza che va affrontata immediatamente, anche attraverso la promozione dell’occupazione.

Secondo obiettivo: garantire ai cittadini l’erogazione dei servizi di base in modo imparziale ed efficiente, dal decoro urbano alla raccolta differenziata. Sarà di capitale importanza controllare la regolare esecuzione dei contratti d’appalto.

Terzo obiettivo: chiudere il percorso di pianificazione urbanistica, con immediata pubblicazione del PUC, che nella nostra visione dovrà tutelare e incrementare le zone C e vigilare sull’edilizia “spontanea” della fascia costiera.

Qual è la sua posizione sulla questione aeroporto?

Deve ripartire al più presto, tenendo conto delle esigenze del mercato turistico e dopo un serio check up della situazione giuridica in cui versa da tempo. Potremo far uscire l’aeroporto dalla sua situazione di impasse solo coinvolgendo anche i privati, creando con loro un rapporto stretto e diretto.

Come pensate di rilanciare il turismo di Tortolì Arbatax?

Prima di tutto con l’adeguamento della normativa edilizia per le imprese, che crei le condizioni ottimali a livello urbanistico ed edilizio per promuovere e recuperare le aziende turistiche. Sarà poi necessario fare pressioni sugli organi competenti per potenziare i collegamenti da e per Tortolì, con un occhio di riguardo alla creazione di servizi di primaria accoglienza. Lo sviluppo economico locale lo si può favorire solo con interventi mirati: alleggerimento di vincoli e burocrazia, rilancio polo produttivo industriale, completamento infrastrutture e aree ex cartiera, ricerca di nuovi finanziamenti pubblici.

PUC. Tortolì attende questo strumento da tanto tempo. Come pensate di muovervi?

Noi contiamo, nei primi novanta giorni di amministrazione, di chiudere e pubblicare PUC e PUL sul Buras, tenendo conto del lavoro operato in precedenza sulle nuove zone C e prestando attenzione agli incrementi delle stesse. Verrà inoltre mantenuta la struttura normativa prevista per il recupero dell’abusivismo costiero e il progetto di tutela dei risultati della pianificazione architettonica e archeologica del nostro territorio comunale.

 

 

 

 

 

 

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