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Tortoliesi al voto, con qualche difficoltà

Oltre un 1 milione 400 mila sardi chiamati al voto per l’elezione diretta del candidato alla guida della Regione e per il rinnovo del consiglio.

 

L’Ogliastra  ha risposto alla chiamata al voto con un’affluenza del 15,79 % alle 12 di questa mattina, più alta rispetto alle altre circoscrizioni. Alle 17 è salita al 32% in costante aumento fino al  44,62% alle 19, per fermarsi solo al 55,68% in chiusura dei seggi alle 22.

 

Molti gli indecisi, molti hanno scelto il voto disgiunto, e non poche sono state le difficoltà. Abbiamo raccolto le prime impressioni degli elettori tortoliesi nei vari spazi elettorali dislocati in città. Ciò che è emerso è stata un po’ di confusione, perché i candidati erano tanti (sei) e tanti i simboli disposti sulla scheda.

 

Racconta uno scrutatore del seggio elettorale di via Monsignor Virgilio: “in effetti, c’è stata un po’ di caos, per esempio,  un ragazzo è uscito fuori dalla cabina elettorale perchè  non sapeva che doveva scrivere il cognome del consigliere a cui voleva dare preferenza, voleva che lo scrivessi io! Non ci aspettavamo questo, soprattutto dai giovani.”

 

La “scheda lenzuolo”, a tanti elettori non ha convinto, anzi. Troppi  simboli, trovare il partito che si cercava non si è rivelato cosi semplice a colpo d’occhio. E la possibilità del voto disgiunto non ha aiutato, la probabilità di sbagliare e il conseguente rischio di schede nulle potrebbe essere alto,  come confermano alcuni elettori: “Sinceramente ho avuto difficoltà con questa scheda elettorale- conferma Marianna –  ho impiegato qualche minuto a compilarla. Sul voto ero un po’ indecisa,  avrei voluto votare Michela Murgia ma non mi ha convinto e alla fine ho votato Pigliaru . La mia preferenza per il consigliere è andata ad un candidato locale sempre dello stesso partito. ”

 

Stesso discorso per Elena studentessa universitaria che aggiunge :”ho dovuto spiegare diverse volte a mia nonna come votare perché aveva difficoltà. Ero sicura del mio voto, assolutamente per Francesco Pigliaru, ripongo molte speranze in lui, perché una persona seria, un docente universitario che mette in primo piano l’istruzione, spero proprio che sia lui il prossimo governatore della Sardegna.”

 

Nel seggio elettorale di Via Pirastu, Marco 30 anni, è tra la cerchia degli elettori sfiduciati: “Non ho votato per nessun candidato a presidente della regione, in nessuno dei sei ripongo fiducia, ho dato solo la preferenza per  un consigliere di Tortolì perché spero che arrivi in regione e faccia gli interessi della nostra città”

E ancora Concetta, dice, assolutamente sicura del mio voto:  “Michela Murgia, credo in lei e nel suo progetto  di cambiamento.”

 

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