Settimo giorno di presidio per i 14 operai del depuratore consortile di Tortolì-Abatax, che da otto mesi non ricevono lo stipendio.
Non è stato per niente un Natale felice per i dipendenti del consorzio industriale d’Ogliastra, che dal 23 dicembre presidiano giorno e notte il depuratore. Una clamorosa protesta con tanto di tenda e addobbi natalizi, per avere quello che gli spetta: otto mesi di stipendi arretrati.
Una situazione arrivata al paradosso. Il consorzio giunto al collasso finanziario con un deficit di 11 milioni di euro di debito, commissariato per mesi, è oggi guidato da Mimmo Lerede, ex sindaco del comune di Tortolì ( ente anch’esso commissariato invece dal 20 dicembre).
Mentre il depuratore dovrebbe essere preso in gestione da Abbanoa, secondo la legge 10 del 2008, che invece non ha mai accettato di prenderlo in carico, poichè non a norma, secondo i tecnici del gestore idrico.
A pagare le conseguenze di questa intricatissima situazione sono le 14 maestranze del consorzio. Salvatore Murrelli, operaio dal 1996 ne ha viste tante in questi anni, e racconta esasperato: “non è la prima volta che restiamo senza stipendio, noi non abbiamo alcuna intenzione di abbandonare il depuratore, succederebbe un disastro ambientale, ma come possiamo andare avanti in questa situazione? Quel che è certo è che continueremo il presidio fino a quando i nostri stipendi non verranno saldati, ognuno di noi ha una famiglia da mantenere”.