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Jerzu. Le minoranze chiedono di fermare la TARES e tornare alla TARSU

Raccontano i consiglieri comunali Carrus, Demurtas e Piroddi, del comune di Jerzu:

 

Il Parlamento, consentendo ai comuni di non applicare le tariffe Tares e di ritornare a quelle Tarsu (con la sola maggiorazione di € 0,30 a metro quadrato), sana una distorsione che rischiava di pesare in modo disastroso su imprese e famiglie, colpendo in particolare le attività commerciali già pesantemente colpite dalla crisi.

 

A seguito dell’emanazione del D.L. 31/08/2013 n.102, convertito con modificazioni della L. 28/10/2013 n.124, i comuni dispongono di diverse opzioni per l’applicazione del prelievo destinato al finanziamento del servizio di gestione dei rifiuti per l’anno 2013.

 

L’art. 5, comma 4-quater consente  la permanenza per l’anno 2013 della tarsu (con la sola maggiorazione dello 0,3% a metro quadrato), in deroga all’art. 14 comma 46 del D.L. 201/2011 che ne disponeva l’abolizione.

 

Alla luce di questa novità, abbiamo presentato la richiesta di convocazione urgente del consiglio comunale, chiedendo al Sindaco e all’amministrazione comunale di Jerzu di fermarsi e di riconsiderare l’intera questione.

 

Quali benefici porterebbe la sospensione della Tares e l’applicazione della Tarsu su diverse tipologie di attività commerciali a Jerzu? Qualche esempio: un bar risparmierebbe  13.58 € a mq, un generi alimentare 3.70 € a mq, un’edicola 2.24 € a mq,  un ristorante 1.62 € a mq.

 

A tal proposito, come gruppi di minoranza “Progetto Jerzu” e “Insieme con Jerzu”, stiamo convocando un’assemblea pubblica per mercoledì 27 novembre, per spiegare a cittadini e attività commerciali tutte le modifiche e tutte le opportunità di questa iniziativa.

 

Il ritorno alle tariffe Tarsu è la migliore soluzione per chiudere una partita che ha già destabilizzato eccessivamente le imprese in una girandola di ipotesi la cui unica certezza sono aumenti insopportabili.  Il fatto che il Parlamento abbia adottato una decisione del genere dimostra che i nostri allarmi erano fondati, tanto più in un momento di gravi difficoltà economiche per imprese e famiglie.

 

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