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Le strisce blu non convincono. Nuove polemiche sui parcheggi a pagamento

I parcheggi a pagamento si stanno rivelando un vero flop in alcune zone di Tortolì. E  da Porto Frailis a Basaura, infiammano le polemiche.

 

A dimostrare la forte tendenza di cittadini e turisti ad evitarli, sono le foto scattate queste mattina a Porto Frailis e Basaura, dove i parcheggi blu (a detta degli operatori turistici), sono perennemente deserti. Gli automobilisti infatti preferiscono parcheggiare sulle strisce bianche o cercano posto nelle strade limitrofe per evitare di pagare la sosta.

 

Le strisce blu dunque proprio non convincono e dure sono le parole di  un dipendente dello storico locale estivo il Basaura. “Vogliono solo fare cassa con le soste a pagamento ma noi veniamo penalizzati – spiega Pinello Ladu – ogni giorno turisti e locali arrivano in macchina e trovando le strisce bianche occupate girano e vanno via verso altre spiagge, dove non si paga, come la Capannina, che quest’anno, per inciso,  è sempre piena di gente.”

 

“Anziché aiutarci ci danno la zappa sui piedi – prosegue il dipendente – non basta che ogni settimana il nostro titolare paga l’auto-spurgo,  perchè qui  come ad Orrì, non siamo dotati di fogne e non arriva neanche l’acqua potabile. Inoltre, non c’è manutenzione e pulizia delle strade, manca anche il servizio di trasporto pubblico”. Tutto questo è a carico dell’imprenditore.

 

“Questi parcheggi sono sempre vuoti – conclude – nel piazzale adiacente vi è un’unica auto, quella del nostro cuoco che ha pagato l’abbonamento stagionale, perché ogni giorno venendo al lavoro non trova mai un parcheggio libero gratuito.”

 

Ma c’è chi, pur di non perdere i propri clienti, inventa un nuovo servizio: il ragazzo del ticket. Da qualche giorno, l’imprenditore turistico Sergio Bovi, patron della Bitta, storico albergo a ridosso della baia di Porto Frailis ha assunto una nuova figura tra i suoi dipendenti, un ragazzo che per tutte le ore in cui si paga la sosta,  regala a chi usufruisce dei servizi della struttura i ticket.

 

“Al 31 luglio – sostiene l’imprenditore – le soste sulle strisce blu sono rimaste perennemente vuote. Per consentire ai miei clienti di fermarsi a consumare con tranquillità, senza aver paura di incorrere in una multa, ho deciso, per questo mese, di offrire questo servizio. Poi naturalmente vedrò se i conti torneranno. Sinceramente, ho qualche dubbio su questi parcheggi e ciò che ho rilevato e la poca tolleranza in chi fa questo lavoro”. Bovi crede che sia necessario dare il tempo alla persona che posteggia di pagare la sosta, prima dì mettere una multa.

 

Polemiche a parte, la rivoluzione ha portato ad un grande cambiamento e la maggior parte delle persone non si è ancora abituata. “L’unica certezza – conclude Bovi – è che, ogni giorno, su 17 soste a pagamento davanti la mia attività solo due o tre sono occupate.”

 

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