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Tortolì. I pareri dei cittadini sul caso Abbanoa

Dovranno attendere ancora qualche giorno gli abitanti di Porto Frailis, Is Cogottis e Arbatax, per la revoca dell’ordinanza comunale di divieto d’uso dell’acqua a fini potabili, risalente ormai al 7 maggio. Saranno infatti pronte entro metà settimana le analisi che riveleranno se l’acqua è potabile. Secondo il gestore idrico Abbanoa, i valori sarebbero rientrati nei parametri, ma il Sindaco Lerede vuole la conferma anche dalla Asl4 Ogliastra.

 

A parte le zone sopracitate, nel resto del paese, secondo le analisi effettuate nel potabilizzatore di Monte Attu, i valori microbiologici, chimici e fisici sono nella norma, perciò l’acqua è potabile. Eppure i cittadini continuano a non berla.

Abbiamo fatto una piccola indagine per sentire gli umori dei tortoliesi riguardo a questo spinoso probelma. Riportiamo solo alcuni dei numerosi commenti pervenutici, sottolineando come in generale le risposte siano state di lamentela e disagio: nessuno degli intervistati ha dichiarato di bere l’acqua dal rubinetto. Anzi, moltissimi sostengono di non usarla neanche per cucinare o per lavarsi. Afferma Elena C., studentessa universitaria: “Non bevo assolutamente l’acqua dal rubinetto, a mala pena la uso per lavarmi. Infatti, anche per questo spesso uso l’acqua in bottiglia. Non mi fido, a volte ha un colore non limpido e un cattivo odore”. Dello stesso parere Andrea M., “Non la bevo, non l’ho mai fatto. La uso per cucinare e per lavarmi. Ma non sempre: spesso ho sofferto di dermatiti a causa di qualche sostanza presente nell’acqua. Uscivo dalla doccia con sfoghi e prurito, costretto quindi a lavarmi con l’acqua in bottiglia o presa dalla fonte”. “Ci dicono che l’acqua è potabile – risponde Patrizia F. – ma dal momento che i disagi legati alla non potabilità temporanea sono frequenti, io mi ritrovo nella categoria degli scettici. Quindi non bevo assolutamente l’acqua dal rubinetto. La compro sempre, la uso per cucinare solo quando faccio preparazioni che implicano che l’acqua bolla per un po’ di tempo”. Ci racconta un episodio curioso Pierpaolo C. neolaureato in geologia: “Ricordo quando da studente di geologia, per il corso di analisi delle acque, la professoressa ci chiese di portare un campione di acqua per effettuare un’analisi inorganica. Quella che portai io da Tortolì presentava un colore giallo tipo “infuso di camomilla”. Analizzandola, ma solo per il materiale inorganico, trovammo alte concentrazioni di ferro e rame, indicativo di tubature vecchie e logore. Perciò a casa mia nessuno beve l’acqua dal rubinetto, non la usiamo neanche per cucinare, preferendo prenderla dalla fonte. Per lavarci i denti invece, la risposta in teoria dovrebbe essere coerente a quanto sopra, ma per una questione di pigrizia il più delle volte utilizziamo quella del rubinetto.” Eleonora M. originaria di Bari Sardo ma a Tortolì da sette anni, ci racconta: “Ho vissuto in diverse zone di Tortolì. In centro l’acqua era molto spesso marrone, nel periodo estivo addirittura sabbiosa. Dal rubinetto sgorgava anche della ghiaia! Lo stesso accadeva a Porto Frailis, quindi non la usavo per cucinare. Nella zona di San Michele è capitato rare volte che il problema si presentasse. Attualmente vivo nella zona industriale, l’acqua sembra essere più pulita, limpida e inodore quindi la uso per cucinare ma per quanto riguarda il bere usiamo sempre l’acqua imbottigliata”.

Di tutt’altro parere il Sindaco Lerede che alla nostra domanda risponde: “L’ acqua della nostra città è potabile e io la bevo tranquillamente. Se non lo fosse – ribadisce – sarei obbligato per legge, come ho già fatto per Arbatax, ad emettere un’ordinanza di divieto. Ricordo a tutti che l’acqua, viene analizzata e monitorata non solo in uscita dal potabilizzatore, ma in diversi e numerosi punti della rete idrica. Per quanto riguarda le lamentele da parte dei cittadini io dico sempre: campionatele e fatele analizzare. Noi, più di sottoporre il problema ad Abbanoa, non possiamo fare altro. È Abbanoa che gestisce il servizio idrico, il comune non ha potere”.

 

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