
Come si annunciava è stato uno spoglio al cardiopalma, dominato dalle proiezioni televisive e dai primi sondaggi istantanei che indicavano una vittoria senza quartiere del Partito Democratico, ridimensionata alla fine dalla eccezionale rimonta del Pdl. Alla Camera il centrosinistra, con ben 11.148 voti, guadagna il 35,65%, il Movimento 5 Stelle si piazza al 23,07% con 7.216 voti e il Centrodestra ottiene il 21,68% (6.779). In linea con il dato italiano, la lista Scelta Civica di Monti in Ogliastra si è rivelata un flop clamoroso, solo il 10,56%, dovuto anche a un vero e proprio tracollo di Udc e Futuro e Libertà, che insieme totalizzano appena 1258 voti. Allo stesso modo Rivoluzione Civile sembra non aver convinto gli ogliastrini con una percentuale intorno al 3,50. Risultato molto simile anche al Senato, con il Centrosinistra al 38,24% (10.881 voti), il Centrodestra al 23,45% (6.647), il M5S al 22,40% (6.376) e Monti al 7,13 (2.030). Deludenti i risultati delle liste nazionaliste come Indipendenza per la Sardegna e Meris che insieme raggiungono a malapena il 2% sia alla Camera che al Senato, mentre il Psd’Az aumenta i consensi rispetto alle politiche del 2008. Tantissime anche le schede bianche e nulle, molte delle quali sono state invalidate dal “bollino nero” distribuito dal partito indipendentista ProgRes durante la campagna contro i partiti italiani. In netta diminuzione rispetto al 2008 la percentuale dei votanti, che in Ogliastra si è attestata intorno al 67%, dato inferiore rispetto alla media sarda del 68,18% e a quella italiana del 75%.