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Inventarsi un mestiere anticrisi: l’artigiano della parola

In tempo di crisi gli spiriti non arrendevoli si rimboccano le maniche e cercano di mettere a frutto tutti i propri piccoli grandi talenti, inventando mestieri e professionalità nuove e al passo con i tempi. Nasce in seno al campo della comunicazione l’idea di un giovane cittadino tortoliese, che ha deciso di mettere a disposizione degli altri la propria spiccata fantasia e un grande amore ( quasi un’ossessione) per la parola scritta. C’è chi vende abiti, chi macchine, chi alimentari. Antonio Ghironi vende storie, intrecci, parole, suggestioni. A tutti coloro che ne abbiano bisogno. Per i più svariati motivi. Lui stesso ci racconta in esclusiva: “Lavoro da tantissimi anni in ambito culturale ma solo recentemente ho abbracciato questa idea, dandole corpo. Mi piace l’idea del paroliere a pagamento, dello scrittore al servizio di tutti: della nonna che vuole regalare la fiaba al nipotino, del politico che necessita del discorso di successo, della massaia che vuole il suo libro di ricette, di chi ha avuto una vita intensa e pensa ad una biografia. Ma ancora mi metto a disposizione per copioni, canzoni, sceneggiature. Tutto ha un prezzo ormai e in questa società decadente, fare il sicario (nel senso di “mandato a/per”) della parola potrebbe rivelarsi una sorta di dimensione ideale tra ciò che è forzatamente reale e ciò che è stupendamente magico”. Certamente un’idea coraggiosa e dal messaggio forte: nelle avversità, è bene cercare le soluzioni ai problemi dentro di noi, con inventiva. Di sicuro sentiremo parlare nuovamente di questo “artigiano della parola”.

Per contattarlo:  creativewriter.niven@live.com

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