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Al ristorante Ciusa di Nuoro il “Porcino d’Oro” 2010, prestigiosa vetrina culturale e gastronomica della Sardegna

Il “Porcino d’Oro” 2010 di Arzana, giunto alla 19.ma edizione, regala alla Sardegna una prestigiosa vetrina di cultura, di gastronomia e di tradizioni. Due giornate dedicate all’arte con l’esposizione dei quadri di Marcapiano, le sculture di Pinuccio Sciola, la presentazione del nuovo libro di Luca Goldoni “Asino che sei”. E la musica tradizionale della Sardegna con “Su Coro Nugoresu” e il gruppo folk “Su Connottu” di Arzana. Gli “Amici del Porcino d’Oro” hanno assegnato anche l’oscar della cucina a Pasqua Palimodde del ristorante Su Gologone di Oliena.

La rassegna, organizzata dalla Pro loco di Arzana e curata in ogni particolare dal presidente delle Pro loco della Sardegna Raffaele Sestu, ha visto l’esposizione in piazza Roma ad Arzana, dei prodotti tipici, i salumi, i formaggi i prosciutti arzanesi. Insieme ai prodotti locali, la regione Emilia, quest’anno gemellata, ha esposto uno stand con il vino Lambrusco, il parmigiano reggiano, i tortellini e la mortadella della tradizione emiliana.

Al centro della piazza, fra gli stand, in mostra anche le potenti Ferrari, mentre gli sbandieratori di Iglesias ed emiliani, si esibivano facendo volteggiare in aria le bandiere.

Nei locali del ristorante Murru di Arzana, intanto, gli chef selezionati per il concorso creavano i piatti in gara per aggiudicarsi il “Porcino d’Oro” 2010. Attorno al grande tavolo della sala, la giuria composta dal presidente Paolo Pillonca, Vittorio Cordella, Angelo Concas, dal sindaco di Arzana Marco Melis, e dai tre giurati emiliani, assaggiava e giudicava i sapori e gli accostamenti dei vini ai piatti in concorso.

Il verdetto con l’assegnazione del “Porcino d’Oro” 2010, è arrivato nel tardo pomeriggio di domenica, nell’aula consiliare, dove Raffaele Sestu ha presentato i cuochi e i ristoranti in gara e le caratteristiche dei piatti e dei vini proposti.

La giuria ha assegnato il “Porcino d’Oro” 2010 al ristorante Ciusa di Nuoro, di Anna Gardu e Franco Fenu, che hanno presentato “filindeu e funghi porcini”; al secondo posto, col “Porcino d’Argento” è stato premiato il ristorante S’Abba e Sa Murta” di Tortolì, con gli chef Paolo e Gigi, premiati ex aequo col ristorante di Borgo Val di Tano di Milano; al terzo posto il ristorante “Gusto Divino” di Zolla Pedrosa; al quarto l’Antica Casa Diana di Sardara; al quinto il ristorante “Milano di Fornovo di Tano”.

Un intermezzo musicale molto apprezzato dal pubblico durante la premiazione, con l’esibizione del cantante lirico Riccardo Zinzula e Cinzia Casu e i chitarristi Luigi Puddu e Simone Onnis, che hanno eseguito il delicatissimo brano “Recuerdos de Ahlambra”, eletta colonna sonora del Porcino d’Oro.

Grande soddisfazione degli organizzatori per l’alto livello raggiunto dalla manifestazione. Il presidente della giuria Paolo Pillonca, infine, ha spiegato cosa significa “su casu meu”, il formaggio dei pastori, che non si trova nei supermercati. Fatto con il latte di pecora appena munto, senza essere riscaldato, spremendo la “pasta” con le mani fino a quando lascia l’ultima goccia di siero. Sapori antichi, senza tempo, frutto della nostra Terra.

Foto di Alessandro Pigliacampo

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