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13° campionato regionale di morra a Urzulei Spettacolo di cultura e tradizione

Per chi dell’Ogliastra conosce soprattutto le spiagge e le famose località sul mare, la competizione regionale di morra a Urzulei, è una buona occasione per visitare questo paesino, adagiato su una vallata e protetto dal costone roccioso di monte Gruttas.

Urzulei, 1500 abitanti circa, è in festa: il campionato sardo di morra ha richiamato turisti e giocatori di tutta la Sardegna e la gente del posto ci tiene a mostrare la loro ospitalità e cordialità. Mentre ammiriamo uno dei bellissimi murales, un uomo piccolo di statura, capelli bianchi, ci viene incontro e incomincia a raccontarci la storia e i personaggi di questi grandi dipinti in bianco e nero. Umberto Cabiddu, 57 anni, guardia forestale, cammina e parla gentilmente: ci spiega che ha conosciuto personalmente diverse persone dipinte nei murales e alcune erano suoi parenti.

Così, col nosro cicerone improvvisato, approfittiamo per visitare il centro storico, le case in pietra, gli scorci con i vialetti in ciottoli e i balconcini infiorati.

Intanto, in piazza Sa Funtana, i giocatori di morra cominciano a scaldarsi, sfidandosi in partite di allenamento, giovani e meno giovani, di Urzulei, Orgosolo, Sedilo, Baunei, Villagrande, di tutta l’Ogliastra e della Barbagia. Al centro della piazza Gavin 1.0, un giocatore di morra robot, programmato per giocare con un braccio meccanico computerizzato, attira l’attenzione dei visitatori e dei murradores che, a turno, sfidano Gavin 1.0, il campione in pvc, con maglietta gialla e rigorosamente in berritta.

Gli organizzatori dell’Associazione Roberto Mulas “Pro su jocu de sa murra”, raccolgono le ultime iscrizioni alla gara mentre, nella piazza, l’odore della salsiccia arrosto è un forte richiamo; l’ora è quella giusta di cena, un panino imbottito e un buon bicchiere di vino ci aiutano ad aspettare che scendano in campo gli sfidanti per la gara ufficiale di morra.

Una squadra del Friuli, composta da due donne e due uomini, si allena al riparo, vicino al bar. Il vento freddo di maestrale suggerisce agli organizzatori di accelerare i tempi e di dare il via alle gare.

Iniziano le sfide sul palco allestito in piazza, due ring, tipo incontro di pugilato: una luce al centro del quadrato illumina dall’alto i murradores. I giocatori a coppie, si sfidano con le mani che sfrecciano veloci, sotto lo sguardo attento dell’arbitro.

Pausa per la cena, poi le sfide proseguono appassionate fino a tarda notte, con 72 concorrenti in gara.
Vincono ancora una volta e si confermano campioni sardi (e quest’anno anche campioni internazionali) i due sedilesi Antonello Putzolu e Giampietro Manca. Al secondo posto la coppia di Orotelli, Michele Morette e Giampiero Mazzette. Le coppie formate da Stefano Arba e Nicola Pisu, Giovanni Mereu e Antonio Arba di Urzulei, si sono aggiudicati il 3° e 4° posto.

Soddisfazione da parte degli organizzatori dell’associazione Roberto Mulas “Pro su jocu de sa murra”, e del presidente Fabrizio Vella, che con le loro iniziative e col gioco della morra contribuiscono alla crescita culturale e delle tradizioni di Urzulei e della Sardegna.

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