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Uno sguardo sull’arte: intervista a Davide Mariani, nuovo direttore del Museo La Stazione dell’Arte di Maria Lai

Davide Mariani ( foto Ettore Loi)

Davide Mariani ( foto Ettore Loi)

 

In un momento in cui la figura di Maria Lai acquisisce un prestigio crescente nella scena artistica internazionale, Davide Mariani, classe 1985, storico dell’arte ed esperto conoscitore dell’artista ogliastrina, diventa il nuovo direttore del Museo “La Stazione dell’Arte”. Un direttore giovane e preparato, con all’attivo numerose mostre curate in spazi pubblici e privati, l’ultima quella in corso a Sassari nell’ex Convento del Carmelo, dedicata proprio all’arte pubblica si Maria Lai.

Nel corso della grande mostra “Maria Lai Art Public Space” che mette in luce un aspetto dell’artista finora rimasto nell’ombra e in occasione dell’inaugurazione della mostra “Maria Lai. Sguardo Opera Pensiero”, avvenuta il 19 dicembre, abbiamo pensato di intervistarlo per conoscerlo meglio e per farci prendere per mano nella scoperta dell’arte di Maria Lai e dei beni culturali della nostra terra. Nei locali della nuova mostra, all’ombra delle opere della geniale artista ulassese, abbiamo realizzato la nostra intervista.

Davide Mariani, dal 3 dicembre, dopo l’ultima riunione del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Stazione dell’Arte ha ricevuto la nomina di nuovo direttore del Museo dedicato a Maria Lai. Desideriamo conoscerla più da vicino, ci parla di lei e della sua passione per l’arte? 

L’arte contemporanea mi ha da sempre interessato ma, sul piano formativo, il mio percorso è iniziato all’Università, dove ho conseguito dapprima la Laurea Magistrale in Scienze dello Spettacolo e della Produzione Multimediale e successivamente il Dottorato di Ricerca in Storia dell’Arte Contemporanea. In parallelo ho avuto modo di svolgere un’intensa attività curatoriale nell’ambito di numerose mostre realizzate in spazi pubblici e privati.

Ora è iniziato un nuovo percorso ma torniamo alle origini e le chiediamo com’è nata la passione per l’artista ogliastrina e l’incarico di direttore del museo La Stazione dell’Arte? 

È da diverso tempo che mi occupo di studiare e approfondire l’opera di Maria Lai, un’artista che ho sempre apprezzato per la forte carica espressiva dei suoi lavori. Quando la scorsa primavera, dal Comune di Sassari, mi è stato chiesto di realizzare una mostra dedicata a Maria Lai mi sono, prima di tutto, domandato in che modo avrei potuto contribuire concretamente e in maniera inedita alla conoscenza dell’artista. Mi sono reso conto che le numerose mostre e rassegne a lei dedicate negli anni si concentravano principalmente su alcune tematiche senza, tuttavia, restituire con profondità la dimensione del suo impegno nel realizzare opere di arte pubblica. Mi è sembrato dunque quanto mai opportuno e necessario indagare questo aspetto e svilupparlo per la prima volta nella sua complessità. È così che è nata Maria Lai. Art in Public Space, durante la realizzazione della quale ho intrapreso una positiva attività di collaborazione e scambio con la Stazione dell’Arte che è successivamente sfociata nella mia nomina a direttore.

Nel 2019 si celebrerà il centenario dalla nascita dell’artista. Quali saranno le iniziative previste per il prossimo anno? 

Con l’inaugurazione della mostra Maria Lai. Sguardo Opera Pensiero si è dato avvio, ufficialmente, alle celebrazioni dedicate al centenario della nascita dell’artista che proseguiranno per tutto il 2019 attraverso una serie di iniziative e manifestazioni di ampio respiro. Tra queste l’imponente mostra su Maria Lai in programma al MAXXI di Roma che si concluderà proprio negli spazi della Stazione dell’Arte di Ulassai e vedrà la collaborazione anche dell’Archivio Maria Lai.

La mostra attualmente in corso presso il Museo, inaugurata il 19 dicembre e visitabile fino al 19 marzo, ha l’obiettivo dichiarato di “avvicinare l’arte alla gente”, in linea con la filosofia di Maria, svelando attraverso la sua opera i significati che si celano dietro i luoghi dell’arte e mettendo al contempo in luce il suo processo creativo.

Sempre seguendo il pensiero di Maria, la quale teneva in particolar modo agli aspetti collaborativi e al coinvolgimento delle comunità locali, per il prossimo anno sono previste diverse rassegne che vedranno la partecipazione di alcuni artisti chiamati a realizzare interventi pensati appositamente per il territorio e per il museo.

Che cosa significa per lei rivestire il ruolo di direttore de La Stazione dell’Arte?

Maria Lai è una grande artista, riconosciuta e amata anche dal grande pubblico. Di recente si è assistito a una crescente attenzione mediatica nei suoi confronti e i suoi lavori vengono esposti nei più prestigiosi musei italiani e stranieri. Ricoprire il ruolo di Direttore del Museo a lei dedicato è dunque per me un onore e, al contempo, una grande responsabilità. Maria Lai aveva a cuore il suo paese natale, come dimostrano i numerosi interventi artistici che, di fatto, l’hanno trasformato in un vero e proprio museo a cielo aperto. Ulassai, oltretutto, è stato anche il teatro di quello che comunemente viene riconosciuto come il suo capolavoro: Legarsi alla Montagna, il primo intervento di arte relazionale ante litteram compiuto in Italia.

Che cosa pensa del patrimonio culturale italiano e in particolar modo delle potenzialità del territorio ogliastrino? 

Il patrimonio culturale italiano è notoriamente inestimabile per la portata e l’alto spessore di capolavori diffusi in tutte le regioni e rappresenta, indubbiamente, un forte elemento di attrattività e competitività. Aspetti questi che, a mio avviso, potrebbero rivelarsi strategici anche per l’Ogliastra, un territorio ricco di risorse culturali, ambientali e paesaggistiche uniche da cui Maria Lai ha, da sempre, preso ispirazione per i suoi lavori.

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