“CagliariPaesaggio”: archistar ed eventi in programma a Cagliari per discutere di natura e cultura
Cagliari è una città che offre migliaia di scorci meravigliosi. Dai punti panoramici alle bellezze architettoniche e di importanza storico-culturale, fino ai parchi cittadini e alle zone verdi sempre più presenti in città. Una delle che attrazioni più suggestive che
Cagliari è una città che offre migliaia di scorci meravigliosi. Dai punti panoramici alle bellezze architettoniche e di importanza storico-culturale, fino ai parchi cittadini e alle zone verdi sempre più presenti in città.
Una delle che attrazioni più suggestive che attira l’occhio del turista, degli studiosi del paesaggio ma anche, ovviamente, i cagliaritani stessi, è l’immagine dei fenicotteri che, con oltre 20.000 esemplari, abitano e nidificano le zone umide della città.
Sa Genti Arrubia con il loro maestoso volo è il logo scelto per la prima edizione di “CagliariPaesaggio”, manifestazione culturale promossa dal Comune di Cagliari in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e Architettura dell’Università di Cagliari (DICAAR) e con il sostegno della Fondazione di Sardegna.
Si tratta di un ciclo di eventi che animerà il capoluogo sardo nel mese di luglio con dibattiti, musica, concerti e mostre su paesaggio, città, cultura e ambiente e sul rapporto, spesso conflittuale, tra l’uomo e la natura. Saranno presenti studiosi e architetti paesaggistici nazionali e internazionali. Il meeting si terrà dal 27 al 30 luglio al Teatro Civico di Castello alla presenza di João Nunes, architetto paesaggista portoghese, che a Cagliari ha firmato il progetto del Parco urbano di Sant’Elia, Günther Vogt, architetto paesaggista, Michael Jakob, professore di storia e teoria del paesaggio al Politecnico di Losanna, il geografo Franco Farinelli e tanti altri.
Coinvolti anche altri spazi cittadini come l’ex Manifattura Tabacchi, con le note delle launeddas, i parchi di Molentargius e di Tuvixeddu, per suggestive passeggiate al tramonto. Paese ospite d’onore di questa prima edizione sarà la Svizzera.
L’evento è stato presentato stamane nell’Aula consiliare dal sindaco Massimo Zedda, dall’assessore alla Cultura e Verde pubblico Paolo Frau, dall’assessora al Turismo Marzia Cilloccu e da Giorgio Peghin, architetto e ricercatore in composizione architettonica e urbana presso la Facoltà di Architettura di Cagliari. Obbiettivo fondamentale è quello di promuovere l’idea di paesaggio come luogo di innovazione e raggiungere la città con la cultura, che può essere un volano per il turismo sostenibile.
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Allarme siccità nel Sud Sardegna: l’invito ai sindaci a chiedere lo stato di calamità
Dopo le colture e i pascoli invernali e primaverili si teme per il destino di quelli estivi e autunnali
Il pieno sostegno e un invito ai sindaci della Sardegna Sud Orientale per richiedere lo stato di calamità naturale a causa dell’emergenza siccità. È quanto proposto da Coldiretti Cagliari considerate le gravi difficoltà che si stanno riscontrando da mesi in un territorio martoriato dalla siccità. Proprio per sensibilizzare le comunità locali e rilanciare il proprio aiuto, i vertici Coldiretti Cagliari mandano un appello con una lettera inviata ai primi cittadini di 25 Comuni della Sardegna Sud Orientale.
LA LETTERA. Al centro c’è la “grave emergenza che sta affliggendo gli agricoltori e gli allevatori del nostro territorio – scrivono ai sindaci, Giorgio Demurtas e Luca Saba, presidente e direttore Coldiretti Cagliari – da diversi mesi questo territorio è flagellato da una prolungata mancanza di piogge che ha generato una crisi senza precedenti, con ripercussioni drammatiche sulle attività agricole e zootecniche, causando gravi danni alle colture e alle attività di allevamento”. Ecco perchè, rilancia Coldiretti “la gravità della situazione richiede interventi immediati e incisivi – scrivono ancora direttore e presidente – bisogna unire le forze con tutti i sindaci dei Comuni interessati per sollecitare con determinazione la Regione affinché sia dichiarato lo stato di calamità naturale”.
COLDIRETTI. “Dichiarare lo stato di calamità è un passo fondamentale per sbloccare le risorse necessarie e sostenere le nostre comunità rurali con le loro attività produttive, fortemente colpite da una crisi che sembra non dare tregua – sottolinea Demurtas – i nostri agricoltori e allevatori, pilastri fondamentali delle comunità locali, si trovano ormai allo stremo, con conseguenti problemi economici attuali e futuri. Questa situazione particolarmente critica nell’area della Sardegna Sud Orientale – aggiunge – vede anche molti allevatori vivere una situazione critica dovendo affrontare i danni diretti causati dalla siccità e legati all’acquisto di mangimi per sopperire all’assenza dei pascoli, con conseguenze devastanti sui fatturati delle aziende”.
Una situazione su cui si può intervenire con il sostegno di tutto il territorio. “Confidiamo nella sensibilità dei sindaci ein una pronta azione delle istituzioni per aiutare le aziende in questa drammatica situazione – sottolinea il direttore Saba – restiamo a disposizione per collaborare con tutte le amministrazioni coinvolte nell’interesse del benessere delle nostre comunità. Le preoccupazioni riguardanti il possibile e ulteriore aggravarsi di questa situazione sono più che fondate – conclude Saba – tanto che, dopo quelle invernali e primaverili, si teme per il destino delle colture estive e autunnali”.
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