Tempio, lui la lascia prima delle nozze ma sarà costretto a rimborsarla. Un uomo era stato citato in causa per aver rotto il fidanzamento a pochi giorni dalle nozze: un sentenza ha disposto che ora dovrà pagare tutte le spese, anche quelle processuali.

Una sentenza singolare quella del giudice del Tribunale di Tempio, Maria Gavina Monni, confermata anche della Corte d’Appello di Sassari. Il giovane dovrà quindi pagare circa 55mila euro che oltre alle spese sostenute dalla donna per l’avvocato, comprendono anche ristrutturazione di una casa e le spese per la cerimonia delle nozze, l’abito da sposa, l’anticipo per il pranzo, le partecipazioni e il viaggio di nozze. Se l’ex fidanzato dovesse fare ricorso, si andrà in Cassazione.

La Sardegna non sarà tra le regioni capofila nella sperimentazione della cannabis e dei suoi derivati a scopo terapeutico o ludico. La mozione promossa dal centrosinistra e appoggiata dal Psd’Az è stata bocciata con 23 no contro 19 sì. A pesare nella bocciatura è stata l’opposizione di alcuni esponenti del Pd,  come per esempio Rossella Pinna e Daniela Forma, che avevano chiesto lo stralcio dalla mozione dell’uso ricreativo delle sostanze. A questa richiesta si sono opposti i promotori.

«La sperimentazione – ha spiegato Paolo Zedda (Spd), che ha illustrato il documento in aula – sarebbe un passo in avanti contro il proibizionismo e gli affari della criminalità organizzata». Dure e ironiche le critiche dell’opposizione fortemente contraria alla legalizzazione. Anche l’assessore alla Sanità Luigi Arru non era del tutto convinto. «Ci sono prove scientifiche dell’utilità della cannabis a fini terapeutici per quanto riguarda i trattamenti del dolore, come antiemetico nell’ambito della chemioterapia e per la spasticità di pazienti con la sclerosi multipla – ha detto – Possiamo essere una Regione che vuole implementare la ricerca in questi tre ambiti, ho invece qualche perplessità per l’uso a fini ludici».