“È con grande dispiacere che apprendo della scomparsa di una persona a me cara.” È con queste parole che il sindaco di Lanusei Davide Ferreli apre il suo messaggio di cordoglio per la morte del Giudice Claudio Lo Curto. Siciliano di nascita, sardo d’adozione, Lo Curto ebbe tanto da dare all’Ogliastra. Iniziò la sua carriera al fianco dei sempre compianti Falcone e Borsellino, colleghi e amici di cui tenne sempre vivo il ricordo, e proseguì la sua carriera a Lanusei, a difesa di una giustizia troppo spesso messa alla prova.

“Lanusei ha avuto l’onore di ospitare per tanti anni il lavoro di un uomo come il Giudice Lo Curto. – continua Ferreli- Il legame tra lui e la cittadina è stato reciproco, oltre che profondo e sincero. Il piacere di confrontarsi con persone come lui non è certo cosa frequente, e ora più che mai tutti noi ne sentiremo la mancanza. Sarà l’assenza di una persona che qui ha lasciato il segno non solo per il suo encomiabile lavoro, ma anche, e soprattutto, per la sua grande umanità, dote che ha sempre trasmesso in tutto ciò che faceva. Un grande professionista quindi, e un grande uomo, di quelli che difficilmente si scordano. Lanusei volle ringraziarlo conferendogli la cittadinanza onoraria, un gesto forse piccolo in confronto al suo lavoro, ma che esprime grande stima e ringraziamento da parte della cittadinanza tutta.

In questo momento di dolore e dispiacere, assieme a tutta la comunità che rappresento, voglio esprimere tutto il mio cordoglio alla famiglia Lo Curto, senza però scordarmi di quanto il Giudice ha fatto nel suo essere uomo di legge, con l’auspicio che la sua figura possa comunque essere un esempio per tanti nostri giovani.

Il giudice gentiluomo è andato via. Claudio Lo Curto, siciliano, per tanti anni presidente del Tribunale di Lanusei è scomparso a 70 anni dopo una breve malattia.  Il magistrato, protagonista di una stagione giudiziaria impegnativa (primo tra tutti il processo per il sequestro di Silvia Melis),  aveva lasciato un segno indelebile in Ogliastra dove era arrivato nel lontano 1979 come sostituto procuratore.

L’ultimo giorno di lavoro a Lanusei, prima del suo trasferimento a Sassari, lo aveva trascorso così come tutti gli altri nella sua lunga carriera: a lavorare nel suo ufficio . Il pomeriggio, nella sala del palazzo vescovile, aveva poi partecipato ad un convegno sui temi  della sicurezza  a lui tanto cari.