Ferreli del Bari Sardo.

Chiude con una vittoria il suo buonissimo campionato in serie D il Lanusei di Hervatin. Gli ogliastrini, salvi da un paio di giornate, salutano il pubblico del “Lixius” con una bella vittoria (3-1) nel derby contro la Nuorese: in gol Perez, Bonu e Papini.

Il Bari Sardo in due giornate butta al vento la possibilità di una salvezza diretta miracolosa. La squadra di Marci dopo la sconfitta a Elmas contro la Frassinetti, cade anche in casa contro il Guspini (2-4). Sotto 0-2 dopo soli 20 minuti, riacciuffa il risultato nel finale con Semino e Curreli. Al 90′, Masia rimette in gioco troppo frettolosamente colpendo in testa un compagno, la palla arriva a Serpi che deposita in rete per il 3 a 3. Tronu chiude i giochi siglando il 4 a 2 finale.

Ora la situazione è veramente complicata. I bariesi si trovano al terzultimo posto (31), Villacidrese e Monteponi retrocesse, e domenica andranno in campo a Carbonia, squadra a cui serve la vittoria per il secondo posto. Frassinetti e Quartu 2000 si trovano appaiate a 33 punti con la Tharros a 36. Nel prossimo turno ci sarà Quartu 2000 – Tharros e Frassinetti – Carloforte. Il Bari Sardo per salvarsi direttamente dovrebbe vincere a Carbonia e sperare nelle contemporanee sconfitte di 2000 e Frassinetti. In caso contrario, certo almeno dei playout, si deciderà dove e con chi disputare lo spareggio per tenere la categoria.

In Prima (A), con il primo posto da tempo in tasca al Vecchio Borgo, tiene banco il discorso secondo posto valido per i ripescaggi.

Restano appaiate in seconda posizione Gemini Pirri (4-1 al Villagrande) e Idolo Arzana (1-2 a Osini). Sconfitta per il Cardedu a Cagliari contro il Cus (2-1). La Baunese di Podda pareggia a San Sperate contro la Virtus (1-1). Cinquina (5-0) per il Villasimius opposto alla cenerentola del girone Loceri.

Nel girone B, pari (3-3) tra il già retrocesso Seui e la Fermassenti, tripletta di Meloni per gli ogliastrini.

La protesta contro le servitù militari mal si concilia con la ribalta internazionale del Giro d’Italia.  La denuncia corre sul web ed è firmata dal coordinamento antimilitarista “A Foras” che ha affidato al proprio profilo Facebook la ricostruzione di un episodio accaduto ieri mattina. “Ad Arbatax, alla partenza della tappa del Giro di Italia, due militanti di “A Foras” si sono presentati con un cartello con la scritta “+ bici – basi militari”. L’obiettivo – si legge ancora nel post  era quello di approfittare della vetrina mediatica offerta dal Giro per diffondere un messaggio di pace e contro la guerra”. Sempre secondo gli attivisti, alle Rocce Rosse – dove nel frattempo si era radunata la gente per assistere alla sfilata dei ciclisti, i due,  una ragazza e un ragazzo, sono stati fermati da due dirigenti della Mobile della Questura di Nuoro e circondati da altri sei poliziotti in divisa.

“Il motivo  di tale controllo – sottolineano  i militanti – era, secondo le parole della dirigente, “evitare la divulgazione pubblica di messaggi razzisti, xenofobi e violenti”. Nonostante il cartello in questione non facesse riferimento a nessuno di questi casi, le due persone sono state trattenute per oltre un’ora nel porto di Arbatax, identificate, e il “minaccioso cartello” prontamente sequestrato senza rilasciare alcun verbale di sequestro. Non contenti, i dirigenti di piazza – si legge ancora nel post-  hanno trasportato i due militanti presso il commissariato di Polizia di Tortolì, nel quale sono stati trattenuti fino alle 13:30, ovvero fino a dopo la partenza della tappa. Questa verifica è stata necessaria, secondo i poliziotti, per controllare un documento di identità che riportava una “firma sbiadita e un adesivo sopra la foto che si staccava troppo facilmente. Ovviamente – sostengono i responsabili di “A Foras”-  il documento si è dimostrato valido, ma tutta questa sceneggiata è servita alla polizia per sequestrare per quasi tre ore i due, impedendo loro di assistere alla partenza del giro e diffondere il proprio messaggio“.