Il Triei di Salvatore Porcu batte l’Atletico Lotzorai, una delle formazioni più attrezzate del girone, e prova a risalire la china.

Uno dei protagonisti della vittoria di sabato è stato il ventenne Jacopo Secci, trequartista, di rientro dopo l’esperienza non troppo positiva al  Bari Sardo, anche per via di qualche infortunio di troppo. Cresciuto nelle giovanili del Triei,  oltre alla maglia del suo paese, Secci ha vestito quelle del Tortolì e del Girasole. Poi, ad inizio stagione, la maglia del Bari Sardo.

Contro l’Atletico, al suo rientro a Sa e Fenu, una doppietta che fa ben sperare per il futuro.

“Nella gara di sabato – racconta il trequartista biancoverde – affrontavamo una squadra che probabilmente era favorita, con giocatori di categoria superiore come Mameli e Barrili. Siamo stati bravi da subito a sfruttare le occasioni che abbiamo creato e a non perdere la concentrazione nel secondo tempo. Abbiamo gestito bene la gara, portando a casa i tre punti”.

“Siamo un bel gruppo, un gruppo valido e sono contento di essere rientrato a Triei. A Barisardo purtroppo le cose non sono andate come previsto, tra infortuni e situazione di classifica. Alla fine c’è stata la possibilità di rientrare a Triei ed eccomi qua. Spero di fare bene e magari di ripetere la stagione che ho vissuto a Girasole sempre con Tore Mereu come allenatore, secondo me la mia miglior stagione. Ricordo con piacere anche la stagione al Tortolì dove ho imparato tanto, giocando con calciatori molto forti. Tornando alla stagione e al mio rientro a Triei, credo che dovremo fare del nostro meglio già da domenica contro il Tertenia, capolista assieme all’Ilbono, e poi pensare partita dopo partita sperando che le altre perdano punti per strada per cercare di rimetterci in corsa almeno per il playoff. Anche se è difficile, soprattutto per il ritmo che stanno imponendo le due squadre in vetta”

“Se riuscirò ad aiutare la squadra a risalire la classifica, dando un contributo anche in fatto di gol” conclude Secci “mi riterrò soddisfatto. Speriamo di continuare così e che l’ultima gara sia solo l’inizio.”